“Bruciatemi e disperdetemi”. Luigi Pirandello e la cremazione
Quando il 10 dicembre del 1936 morì, i figli trovarono un appunto su cui Luigi Pirandello aveva scritto: «I. Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali, ma di non farne pur cenno. Né annunzi né partecipazioni. II. Morto, non mi si vesta. Mi…