La cantautrice londinese Amy Winehouse non sarà mai dimenticata: sia per aver dato vita alla nuova generazione del “soul bianco”, sia per la fine tragica e prematura, che la colloca tra gli artisti colpiti dalla “maledizione del 27” perché morti proprio a quell’età.
Le esequie sono state celebrate col rito ebraico al Golders Green Crematorium: le ceneri sono poi state mescolate a quelle della nonna Cynthia, che Amy adorava. Le ceneri sono poi state inumate all’ Edgwarebury Jewish Cemetery, sotto un monumento di marmo nero sul quale è appoggiato un libro, anch’esso di marmo, con i nomi di amici e collaboratori.