Col 99,94% delle cremazioni il Giappone guida la classifica mondiale per questo tipo di funerale. Nella cultura giapponese, infatti, questa pratica è vista come purificazione dell’anima che, dopo la morte, deve liberarsi dal corpo tramite i tre elementi fondamentali: acqua, vento e fuoco.
In base ai dati forniti dalla Cremation Society of Great Britain e riferiti al 2020 per l’Italia la percentuale è del 33,22%: in Europa è molto indietro rispetto a Svizzera (89,71%), Svezia (82,78%9, Gran Bretagna (78,45%), Ungheria (69,1%), Paesi Bassi (66,42%), Portogallo (61,52%). Per l’Italia, però, nel 2020 le cremazioni sono aumentate del 27,31 rispetto all’anno precedente.