Dopo la cremazione, una delle scelte più delicate riguarda la conservazione delle ceneri del defunto. Ma quali sono le opzioni disponibili e quali sono i requisiti legali da seguire?
Le normative riguardanti la conservazione delle ceneri sono stabilite a livello regionale e comunale. Tuttavia, ci sono alcuni requisiti comuni a tutte le località: le ceneri devono essere custodite in un’urna sigillata, con un’etichetta identificativa chiaramente visibile.
Procedura:
La legge prevede che anziché seppellire o tumulare le ceneri, queste possano essere affidate ai familiari del defunto. Tuttavia, i dettagli di questo processo possono variare da luogo a luogo e devono essere chiariti presso le autorità locali.
Per richiedere l’autorizzazione per l’affido familiare delle ceneri, è necessario presentare una richiesta formale all’ufficiale dello stato civile del comune in cui è avvenuto il decesso. Questo processo si basa sulla volontà espressa dal defunto in vita o, in mancanza di essa, sulla volontà dei parenti più prossimi.
Obblighi e Responsabilità:
Chi decide di custodire le ceneri del defunto assume una serie di responsabilità: deve garantire la sicurezza e l’integrità dell’urna, consentire ai familiari di visitare e vigilare attentamente sulla conservazione delle ceneri.
È fondamentale ricordare che le ceneri non possono essere divise e devono essere conservate all’interno di un’unica urna. Nel caso di rinuncia all’affido, è possibile restituire l’urna al comune per la sepoltura in un cimitero.
In conclusione, la decisione sull’affido delle ceneri è cruciale e richiede un’attenzione particolare ai dettagli e al rispetto delle normative locali. È un modo per onorare il defunto e garantire che il suo ricordo sia trattato con dignità e rispetto.