Tracce di una cremazione che risale a 9000 anni fa, la più antica nel Vicino Oriente: gli archeologi le hanno rinvenute a Beisamoun, in Israele, nell’alta valle del Giordano. I resti risalirebbero a un’epoca compresa tra il 7031 e il 6700 a.C.
Secondo Fanny Bocquetin, archeologa del Centro francese per le ricerche scientifiche, l’avvento della cremazione avrebbe segnato un allontanamento dal “culto degli antenati” preistorico, che prevedeva una lunga cura dei corpi dei defunti, i cui resti venivano conservati nei pressi delle abitazioni.
Nel sito israeliano il defunto fu collocato in posizione seduta, con le ginocchia piegate verso il petto, all’interno di una fossa su cui fu acceso il fuoco. Era una persona giovane di sesso sconosciuto, sopravvissuto a una ferita alla spalla inferta con una freccia o una lancia. All’interno dell’osso è stato infatti rinvenuto un frammento di selce parzialmente inglobato.