Tutti hanno sentito parlare della fenice, il mitico uccello che ha una particolarità: quella di risorgere dalle proprie ceneri. Ma pochi conoscono la storia: la fenice vive per 500 anni e, quando sente che la fine si avvicina, prepara un nido in cima a un’alta pianta. Usa erbe balsamiche e, quando è pronto, vi si adagia lasciando che i raggi del sole incendino gli sterpi ricchi di sostanze oleose. Le fiamme la consumano, ma dalle ceneri emerge una sorta di larva che, nell’arco di tre giorni, assume le sembianze dell’uccello adulto.
Nel linguaggio comune si definisce “araba fenice” qualcosa di raro e prezioso. Così scriveva il poeta Metastasio:
«È la fede degli amanti
come l’araba fenice:
che vi sia ciascun lo dice,
dove sia nessun lo sa».